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Mario Guidotti, personalità di spicco del '900.

Mario Guidotti, giornalista, critico d’arte, operatore culturale è stato una personalità di spicco nell’ambito culturale della seconda metà del Novecento. 

Affezionato alla sua terra d’origine, Mario Guidotti ha indissolubilmente legato il suo nome al Teatro Povero di Monticchiello, da lui fondato e diretto per dodici anni, inventando la formula dell’autodramma. È stato l’ideatore e il curatore, per oltre 25 anni, della rassegna d’arte contemporanea en plein air Forme nel Verde a San Quirico d’Orcia, nella quale sono state esposte le opere dei più grandi scultori. 

Mario guidotti. 50 anni di forme nel verde, 10 anni dalla scomparsa del suo ideatore.

Cinquant’anni di Forme nel Verde, 10 anni dalla scomparsa del fondatore Mario Guidotti, nostro padre.

Due anniversari che coincidono. Lui ne sarebbe contento! Perché al babbo piacevano le celebrazioni, le feste, avere tanti amici intorno e se poi questi erano scultori, pittori, toscani in particolare ne era entusiasta.

L’idea di Forme nel verde era nata tra le crete della Val d’Orcia in questo paesaggio quasi lunare, desertico, dove l’occhio si perde con compiacenza, culla del Rinascimento, ma anche teatro della Resistenza e poi divenuto più recentemente scenario di film e campagne pubblicitarie.

Paesi ormai tanto noti ai turisti e allo star system, ma cinquant’anni fa potevi ancora girare per Pienza, Monticchiello e San Quirico d’Orcia e trovarci gli abitanti locali: parlare con loro davanti a quella maestosità delle chiese, dei palazzi e sentirti un puntino, ma un puntino che faceva parte di quel monumentale insieme.

L'idea di forme nel verde.

E proprio mentre rientrava di notte percorrendo i tornanti che da Montalcino scendono verso Sanquirico ebbe una visione che amava raccontarci: una sagoma bianca gli apparve all’improvviso rischiando di farlo andare fuori strada: era la statua di Cosimo III dei Medici che si trova al centro degli Horti Leonini il bellissimo giardino michelangiolesco di San Quirico d’Orcia. La visione gli suggerì l’idea di una grande mostra di scultura informale, astratta, concettuale, povera, moderna in contrasto con la perfezione geometrica, razionale, il progetto di vivere le forme dell’arte.

L’elenco degli artisti che hanno mostrato, nel senso letterale della parola, le loro  opere è infinito. Ognuno dal più famoso all’emergente ha voluto dare il massimo, esprimere la sua visione, a volte anche al di là delle proprie forze.

Mario Guidotti, nostro padre organizzava l’evento ogni anno con lo stesso entusiasmo della prima volta quando quasi nessuno poteva credere a quel miracolo di unione tra il sacro (il perfetto giardino all’italiana) e il profano (arte a volte  dissacrante e incomprensibile)

Cosi sono passati gli anni e noi tre sorelle a fine luglio fin da piccole insieme a nostra madre non perdevamo quell’appuntamento: la presentazione, i discorsi, il caldo estivo, la percezione delle sculture, quelle “forme” cosi strane ma cosi belle  così potenti.

Poi seguiva la cena con le donne del paese che cucinavano pici e arrosto e gli amici artisti che venivano da tutte le città e dall’estero.

La cittadinanza onoraria e le chiavi delle città a Mario Giudotti.

Molti sono stati i giorni belli per Mario Guidotti, uno sicuramente quando gli venne conferita la cittadinanza onoraria e le chiavi della città, o quando era orgoglioso della presenza della Presidente della Camera dei Deputati Nilde Iotti o del grande poeta Mario Luzi. Del letterato  Leone Piccioni e tantissimi altri fra autorità, personaggi pubblici, critici e amanti delle belle lettere e delle arti.

Ma non vogliamo fare un elenco di nomi, chiunque ha attraversato San Quirico d’Orcia ha provato grandi emozioni come mio padre per il quale ogni scultore che debuttava a Forme nel Verde era come un figlio  da accompagnare con mano e seguire nell’avvenire.

Siamo onorate di questa giornata celebrativa, di essere qui a ricordare con il cuore nostro babbo Mario Guidotti.

Grazie a tutti

Simonetta, Ilaria e Laurentina Guidotti